Giovedì scorso, 18 febbraio, in occasione del webinar organizzato da Federmanager “Il valore della sostenibilità” #4Manager ha presentato i risultati dell’indagine “La sfida della Sostenibilità Competitiva”. La survey condotta tra fine ottobre e inizio novembre 2020 ha coinvolto 1121 professionisti fra Dirigenti, Quadri, Professionals e Imprenditori, iscritti a Federmanager.
I temi ritenuti “più urgenti” per favorire un vero processo di sviluppo sostenibile in Europa sono molteplici e ai primi posti si trovano:
- “l’accesso ad una istruzione di qualità”, a conferma del fatto che lo sviluppo sostenibile necessita innanzitutto di formazione per preparare adeguatamente tutti i protagonisti del processo a questo nuovo paradigma e agli inevitabili cambiamenti che esso comporta.
- seguono a breve distanza, più o meno allineate su un analogo livello di priorità, politiche green e di economia circolare, come la “riduzione delle emissioni per contrastare il cambiamento climatico” (61%),“l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico” (55%) e la “corretta gestione del ciclo dei rifiuti” (51%)
- insieme ad interventi di tipo sociale, come il “contrasto della corruzione amministrativa” (61%) e “un’efficace assistenza sanitaria territoriale” (57%).
- Risultano molto importanti anche gli “investimenti in infrastrutture fisiche e digitali”(50%)
- La digitalizzazione, nello specifico, risulta essere tra le prime priorità indicate dai manager per l’utilizzo dei fondi del Next Generation EU, in particolare: la digitalizzazione avanzata della Pa e dei servizi (per il 74,6% del campione) l’adattamento dei sistemi educativi per supportare le competenze digitali (per il 53% degli intervistati) la capillare diffusione di fibra e G5 per imprese, famiglie e Pa (52% degli intervistati)
- Per Stefano Cuzzilla, Presidente di Federmanager nel medio termine bisogna riconvertire le produzioni verso modelli più sostenibili che sono gli unici a poter ripagare gli investimenti e aprire spazi di mercato.