Sulla base dell’Udienza del 20 ottobre 2020, la cui videoregistrazione può essere seguita cliccando
QUI – Ruolo n.3 – Ordd. 213/2019; 46, 75, 76, 118 e 119/2020 – n. 6 Ordinanze di varie Autorità – la Consulta, preceduta da una comunicazione del suo Ufficio Stampa del 22 ottobre, ha emesso la Sentenza n. 234 del 22 ottobre 2020 avverso i ricorsi di Federmanager/Cida che si erano opposte alla drastica limitazione della rivalutazione automatica, per il triennio 2019-2021, delle pensioni superiori a determinati importi (“raffreddamento della perequazione”) e alla consistente decurtazione percentuale, per il quinquennio 2019-2023, delle pensioni superiori a 100.000 euro lordi annui (“contributo di solidarietà”).
Non solo la nostra Federazione e la nostra Confederazione, patrocinate dal Prof. Avv. Massimo Luciani, si erano opposte, presso il Tribunale di Milano che aveva emanato Ordinanza di rimessione alla Corte Cost. per presunta illegittimità dei provvedimenti governativi, a questa ennesima sottrazione patrimoniale nei confronti della nostra categoria, ma, a testimonianza di quanto fosse palese la ingiustizia perpetrata nei confronti di pochi soggetti che hanno sempre versato ingenti contributi previdenziali e pagato tasse elevatissime, si erano mosse anche le Sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti per il Friuli-Venezia Giulia, il Lazio, la Sardegna e la Toscana.
Si è detto moltissimo e si è scritto anche di più su questa Sentenza, che ha confermato il “raffreddamento della perequazione” ed ha limitato i danni del contributo di solidarietà limitandolo (sic!) al triennio 2019/2021, e sul fatto che la Consulta appare sempre di più come un Organo ombra politico e non come il supremo tutore dei diritti dei cittadini, ma la vicenda è ormai chiusa e la annoveriamo tra le tante nostre sconfitte, nonostante l’impegno profuso da Federmanager e Cida.
A noi rimane l’amarezza per il trattamento, ancora una volta, riservato dal supremo Organo di Giustizia alla nostra categoria, nei confronti della quale c’è davvero una scarsissima considerazione.
Le difese delle varie Parti ricorrenti, a cominciare da quella dell’Avv. Massimo Luciani, erano risultate, in punta di diritto, molto valide e capaci, ma c’è chi sostiene che la Sentenza era ormai assunta ancor prima che i giudici costituzionali si riunissero per decidere, basti considerare la battuta non del tutto felice fatta dal Presidente della Consulta, Mario Rosario Morelli, all’Avv. Luciani dopo il termine del suo intervento: “abbiamo comunque apprezzato lo sforzo”.
Chi ha voglia, tempo e passione, può seguire tutta l’udienza attraverso la videoregistrazione della medesima.