La nuova generazione di abitazioni interattive low-cost.
Un trend sempre più attuale che ci sta accompagnando nello sviluppo tecnologico di questi ultimi anni è quello relativo alla Smart Home o casa intelligente e interattiva.
Le necessità della popolazione sono cambiate, come anche gli usi e costumi e per avere una casa che letteralmente risponda alle nostre esigenze non è indispensabile installare impianti domotici complessi, articolati e costosi, ma è possibile acquistare una serie di prodotti che sono in grado di comunicare a vicenda e soddisfare i bisogni specifici di ognuno di noi.
Questa interconnessione e scambio di dati tra gli oggetti è denominata in gergo “Machine Learning” ovvero macchine che imparano. Cosa significa? Semplicemente acquistiamo un nuovo prodotto Smart presso un negozio di elettronica oppure on-line, lo colleghiamo alla rete wireless tramite un router domestico e alla corrente elettrica ed il gioco è fatto. Tutti questi oggetti inizieranno, un pò con le informazioni di settaggio fornite direttamente, un pò attraverso un meccanismo di autoapprendimento, ad analizzare abitudini, informazioni e dati riguardo al nostro stile di vita.
Questi oggetti non solo osservano e imparano ma possono essere utilizzati come assistenti personali per ricordare eventi o modificare la temperatura della casa, l’illuminazione, inserire un sistema di allarme e addirittura ordinare la spesa on-line.
Google Home e Amazon Echo
Due degli esempi più recenti di questa tecnologia sono gli ormai famosi Google Home e Amazon Echo. Entrambi sono prodotti low-cost, che portano all’interno della casa un sistema tanto discreto e minimale quanto ricco di funzioni. Google Home e Amazon Echo offrono un sistema di assistenza vocale per la persona, diffuso all’interno della propria abitazione, che risponde a richieste quali: condizioni meteo, informazioni sul traffico, gestione della spesa quotidiana, registrazione audio o riproduzione della musica preferita e circa altri novecento comandi vocali, in continua implementazione da parte degli sviluppatori.
Le particolarità di questi prodotti sono date dalla semplicità di utilizzo che si avvale quasi totalmente dell’uso della voce come strumento per interfacciarsi con l’oggetto, l’uso limitato di pulsanti (due per Amazon Echo e solo uno per Google Home), l’interconnessione con differenti servizi già presenti sul mercato (YouTube, Google Play Music, Amazon, Spotify, Pandora, etc..) e prodotti (Philips Hue, Next, Ecobee, Belkin Wemo, etc..) ma soprattutto il prezzo che rimane ampiamente sotto i 200 €.
Come anticipato dal famoso lungometraggio de “L’uomo bicentenario” del 1999 dove un giovane Robin Williams impersonava la figura di Andrew, l’assistente domestico, oggi, non lontano da quella data, siamo a contatto con oggetti che nonostante la loro impersonalità e freddezza, cercano di farci sentire più a nostro agio, serviti e assistiti in tutte le attività domestiche.
Questi prodotti sono solo due dei più recenti esempi di come la tecnologia si stia democratizzando dal punto di vista economico, ma anche sotto l’aspetto dell’usabilità e semplicità di interazione che ogni utente può sperimentare. Ad oggi non è dato sapere cosa i centri di ricerca della Google o di altre aziende impegnate nel settore delle tecnologie stiano progettando, ma di sicuro possiamo aspettarci ancora una enorme evoluzione delle nostre abitazioni e del modo in cui vivremo al loro interno, sicuramente incentivato dal basso costo della tecnologia, dai nuovi sistemi di interazione e dalla scelta ampliata che offrirà il mercato.
FONTE: Osservatorio Senior. Soluzioni abitative