Qual è “La cosa più importante per un Leader”?
Prova a fornire una risposta nel suo ultimo libro John Maxwell, coach, autore e formatore americano specializzato in tema di Leadership.
L’idea di fondo è che l’aspetto più importante per una buona leadership è la capacità di trasmettere competenze e skills alle altre persone per trasformarle a loro volta in leader.
È necessario superare stereotipi e luoghi comuni per riconoscere chi ha vero talento, per ispirarlo più che per motivarlo, per dare la libertà e la sicurezza al proprio team di sperimentare nuovi approcci e nuove soluzione. L’obiettivo è quello di “far crescere e moltiplicare altri leader, questa è la chiave del successo.”
Si esaurisce così l’analisi della nuova leadership? Certamente no; se è vero infatti che il lavoro sta cambiando in modo inarrestabile, diventando sempre più “agile” e al contempo meno ancorato ad elementi tradizionalmente certi e fermi, allora le figure apicali si devono adeguare diventando sempre più complesse, e la leadership sempre più condivisa e orizzontale.
Nel nuovo modo di lavorare “smart” bisogna essere “capi” al di là del ruolo che si ricopre, perché la necessità è quella di avere tanti nuovi leader capaci di rispondere alle sfide di un mondo complesso e variegato e allora all’analisi di Maxwell si aggiunge la capacità di estrarre valore dalle diversità, e la capacità di creare un sistema in cui ciò che è diverso trova un proprio spazio per innovare.
Leggete l’interessante confronto tra la tesi di Maxwell e l’opinione di alcuni autorevoli head hunter italiani nell’articolo di approfondimento in allegato