Nel 2020 sono state erogate complessivamente 797.730 nuove pensioni, registrando un incremento pari al 7,46%.
Entrando nello specifico della composizione pensionistica, si nota che tale incremento è causato unicamente dalla crescita dei pensionati per anzianità (+63% dal 2019). Infatti, è calato il numero di nuovi pensionati in tutte le altre categorie. Ad esempio, per quanto riguarda le pensioni anticipate, il numero complessivo di nuovi pensionati ha segnato una contrazione del 7,41% (con un importo medio di 1.240 €), nel biennio 2019/2020.
Questi sono i dati che emergono dall’ultimo rapporto dell’INPS sul “monitoraggio dei flussi di pensionamento 2019-2020”, presentato ieri dall’Istituto Nazionale
Per prima cosa, l’Istituto ricorda i requisiti per accedere alle varie pensioni in vigore negli ultimi due anni:
“Riguardo i requisiti delle pensioni di vecchiaia, si sottolinea che negli anni 2019 e 2020 l’eta minima di accesso alla pensione di vecchiaia è di 67 anni per ambo i sessi e settori dipendenti privati e autonomi”.
Per quanto riguarda i requisiti della pensione anticipata, nel 2019 e 2020 l’età minima sono i 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per le donne e i 42 anni e 10 mesi per gli uomini, indipendentemente dall’età.
Esistono, inoltre, una serie di ulteriori possibilità di uscita anticipata dal lavoro, tra cui:
- Quota 100, introdotta in via sperimentale nel triennio 2019-2021 dal DL4/2019 e confermata dalla Legge di Bilancio 160/2019
- Opzione Donna, prorogata per tutto il 2020 dalla Legge di Bilancio 2020
ed altri canali di uscita dal mondo del lavoro più favorevoli per i lavoratori precoci e per gli addetti a mansioni “gravose” e a lavori usuranti
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