Il capoluogo del Piemonte sarà sede dell’Istituto italiano per l’Intelligenza artificiale (I3A) mentre a Milano arriva il Tribunale Unificato dei Brevetti.
Già ieri sera la sindaca di Torino Chiara Appendino ha parlato di un «traguardo» per la città e al contempo un «punto di partenza», che riconosce il lavoro fatto sui temi dell’innovazione.
L’obiettivo è “Creare una sinergia tra le due città e il Governo e, allo stesso, tempo consolidare l’asse nord-ovest del Paese: una strategia che renderebbe ancor più forti Milano e Torino e, con esse, l’Italia”.
L’I3A funzionerà come un vero e proprio network con l’obiettivo di coordinare le diverse attività di ricerca in questo campo e costituirà uno dei tasselli principali per la strategia definita dal ministero per lo Sviluppo economico, sottolinea una nota del Governo. «Sarà una struttura di ricerca e trasferimento tecnologico capace di attrarre talenti dal mercato internazionale e, contemporaneamente, diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Italia, in connessione con i principali trend tecnologici (tra cui 5G, Industria 4.0, Cybersecurity)» spiega Palazzo Chigi.
80 mln di euro all’anno di budget; 600 persone impiegate nella sede di Torino
La scelta di Torino come sede italiana dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale è, a un tempo, traguardo e punto di partenza in questo percorso. Obiettivo dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A) – uno dei tasselli principali della strategia definita dal Ministero per lo sviluppo economico (MISE) in ambito AI – è quello di creare una struttura di ricerca e trasferimento tecnologico.
Link articolo de IL Sole 24 Ore