Chi sottoscrive un fondo pensione oltre a poter contare su una pensione integrativa, amplia la possibilità di pensionamento. Infatti, qualche anno prima della maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia può richiedere una rendita al proprio fondo pensione attingendo a tutto o parte di quanto accumulato.
Si tratta della RITA, ossia: rendita integrativa, erogata dal fondo pensione temporanea perché a differenza della pensione integrativa non è erogata a vita intera ma dalla richiesta fino al pensionamento di vecchiaia anticipata, perché erogata fino a cinque anni prima della maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia (oggi 67 anni).
La regola, quindi, è un’anticipazione massima di cinque anni, ma se si è inoccupati da 24 mesi o più al momento della richiesta, allora l’anticipo può arrivare a dieci anni prima, sempre rispetto alla pensione di vecchiaia (oggi 67 anni come età minima).
Come funziona e quanto bisogna versare nel fondo pensione per ottenere una buona rendita mensile? Il tempo è una variabile essenziale, quindi, anche in questo caso prima si inizia e meglio è.
RITA: requisiti e funzionamento
Chi vuole godersi un reddito ponte tra la cessazione dell’attività lavorativa, uno dei requisiti richiesti, e la pensione di vecchiaia deve:
- essere iscritto ad un fondo pensione da almeno 5 anni;
- avere almeno 20 anni di contributi presso la gestione di previdenza pubblica di appartenenza;
- avere un’età anagrafica inferiore di massimo 5 anni rispetto a quella richiesta per la pensione di vecchiaia, quindi almeno 62 anni;
- se inoccupati da 24 mesi, stessi requisiti ma con la possibilità di avere un’età anagrafica di 57 anni (dieci anni prima della pensione di vecchiaia).
Se sussistono questi requisiti si può richiedere al proprio fondo pensione l’erogazione della RITA e in sostanza verrà frazionato il capitale a disposizione per percepire una rendita con frequenza mensile o massima trimestrale.
Si può scegliere di convertire solo una parte del capitale per avere la RITA e lasciare la parte restante per la pensione integrativa, a partire dal pensionamento di vecchiaia a vita intera. Alla RITA è applicato un regime fiscale agevolato.
Man mano che si riceve la RITA, il capitale da cui è ricavata resta in gestione presso il fondo e di conseguenza continua ad essere investito producendo dei rendimenti.
Di regola, quindi, il capitale passa al comparto di gestione più prudente con garanzia di restituzione del capitale ma si può scegliere anche un comparto differente tra quelli offerti.